Che cos’è il dolore e come gestire il dolore cronico muscolo-scheletrico per vivere una quotidianità normale?
Sappiamo bene quanto il dolore cronico possa diventare invadente quando entra con prepotenza nelle nostre giornate, rendendole difficili e spesso invivibili.
Sentiamo parlare e parliamo del dolore, ma sappiamo davvero cosa sia esattamente il dolore o ci limitiamo a viverlo, subendone bello e cattivo tempo, senza riuscire a fare qualcosa per gestirlo al meglio?
La definizione standard classifica il dolore come “un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata a un danno tissutale, presente o potenziale, o descritta come tale. Il dolore è sempre un’esperienza soggettiva”.
Quando il dolore diventa cronico
Possiamo suddividere il dolore in due categorie: acuto e cronico. In questo articolo mi voglio concentrare sul dolore cronico di tipo muscolo scheletrico, un problema molto diffuso e lamentato.
Molte persone lamentano dolori alla schiena, al collo e in altre regioni del corpo che molto spesso trascuriamo perché manca il tempo, perché minimizziamo il problema o perché siamo convinti di risolverlo con un antidolorifico.
Quando il problema non viene curato, persiste, e prima o dopo arriva a una condizione di cronicizzazione del dolore.
In questa fase a livello del nostro organismo avviene una modificazione della trasmissione del dolore attraverso le sue vie tradizionali, e i nocicettori (cellule che segnalano un reale o potenziale danno) modificano la loro conformazione e il numero dei propri recettori.
La risposta dolorosa viene corretta secondo il “parere” del cervello, e può essere amplificata fino al panico o smorzata fino alla letargia.
È molto importante comprendere che puoi gestire il dolore cronico tenendo lontani alcuni stati dell’umore che influiscono su di esso, come ansia, stress e depressione.
Ansia, stress e depressione influiscono sulla sintomatologia del dolore cronico
Il dolore cronico influisce sul corpo e sulla mente, coinvolgendo la sfera emotiva e dell’umore. Ecco perché in tanti casi ansia e stress possono amplificare i dolori muscolo-scheletrici.
Lo stress può essere definito una risposta adattiva e fisiologica del nostro organismo agli stimoli ambientali, con lo scopo di mantenere una condizione di omeostasi[1]: esso rappresenta un’importante reazione di adattamento dell’organismo di fronte alle richieste del mondo esterno.
Una dose moderata di stress è adattiva per la nostra sopravvivenza. Malgrado ciò, una condizione elevata di stress protratta per un lungo lasso di tempo risulta disfunzionale per il benessere della persona, e può portare allo sviluppo di malattie sia psichiatriche che somatiche.
Numerosi studi hanno evidenziato come lo stress disfunzionale sia associato a:
- gastriti
- disturbi psicofisiologici e somatizzazioni
- patologie più strettamente “organiche”, come per esempio patologie cardiovascolari, gastrointestinali, malattie infettive, patologie tumorali, ecc.
Dunque, lo stress sembra ricoprire un ruolo importante nelle malattie croniche: un continuo stato di allarme, di ansia e tensione possono influenzare il sistema nervoso simpatico e i relativi neurotrasmettitori.
Ad oggi è indubbio come ansia, stress e depressione influiscano in maniera significativa sulla sintomatologia dolorosa.
Cosa possiamo fare quindi per gestire il dolore cronico muscolo-scheletrico e lo stress?
Per gestire il dolore muscolo-scheletrico possiamo fare azioni pratiche e concrete, nonché adottare alcune misure che ci aiutano ad affrontarlo meglio senza soccombere alle sue conseguenze:
- rivolgiti a un fisioterapista e a uno psicologo che lavorino in équipe per costruire una giusta relazione con te, per aiutarti ad affrontare e gestire il dolore cronico
- costruisci relazioni sociali positive: la ricerca ha dimostrato che relazioni sociali soddisfacenti sono associate a buona salute e benessere fisico, prevengono le malattie, riducono lo stress, i livelli di ansia e il rischio di depressione. È inoltre documentato il ruolo cuscinetto del sostegno sociale sulla salute mentale (Palant, A., & Himmel, W. 2019)
- fai esercizio fisico: numerose ricerche dimostrano come fare sport sia un “anti-stress” per eccellenza. Praticare attività fisica ed eseguire esercizi specifici per trattare la zona dolorosa, produce endorfine, ovvero sostanze chimiche capaci di innescare sensazioni di eccitazione e vitalità
- ritagliati dei momenti tutti per te. Dedicarsi ad attività piacevoli che ci fanno stare bene è una terapia naturale contro noia, pensieri ruminanti e somatizzazioni
- impara a delegare e a lasciare andare…
- fai meditazione: la ricerca dimostra che meditare qualche minuto al giorno riduce lo stress e la frustrazione. Su Youtube o Spotify puoi trovare moltissime tracce per meditare
- segui un’alimentazione equilibrata: mangia frutta e verdura, cibi integrali e cereali. Evita alimenti grassi, farine raffinate, zuccheri, carni rosse, insaccati e alcolici.
- assicurati un buon sonno ristoratore: può sembrare banale ma cercare di mantenere una media di 7-8 ore di sonno a notte è fondamentale per la nostra salute psico-fisica. Numerosi studi, infatti, dimostrano come una privazione del sonno prolungata nel tempo possa favorire lo sviluppo di patologie, incidendo sulla salute della persona.
In conclusione,
questi semplici passi che puoi ripetere ogni giorno, ti aiutano a gestire il dolore cronico e ad affrontarlo con energia e positività. La sua invadenza lascerà il posto ad altre sensazioni, sicuramente più piacevoli e rassicuranti!
[1]con il termine omeostasi ci si riferisce ai processi di regolazione che hanno lo scopo di mantenere le diverse funzioni dell’organismo in una condizione di equilibrio.
A cura del Dott. Alessandro Ferrari Dagrada
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